Colpite da una pluridecennale dinamica di spopolamento, soprattutto in montagna, le aree rurali marginali stanno conoscendo da alcuni anni una timida ed ancora instabile riscoperta da parte di nuovi residenti. Si tratta per lo più di comunità di immigrati, sospinti verso le aree marginali dal costo per molti proibitivo delle abitazioni nei centri maggiori, anche se non mancano esempi di nuovi residenti che scelgono di vivere e lavorare in queste aree alla ricerca di nuovi stimoli, legati ad attività proprie della economia civile (turismo di comunità, cohousing, convivialità), piuttosto che dei settori tradizionali. La nuova residenzialità rappresenta una risorsa importante, sebbene ancora oggi misconosciuta o trascurata, per lo sviluppo di queste aree. Al tempo stesso essa solleva problemi di offerta di servizi pubblici e privati, di integrazione e di ripresa della capacità di progetto da parte delle istituzioni locali.
eco&eco ha sviluppato una competenza sui temi della rivitalizzazione delle aree marginali studiandone aspetti molteplici: le politiche di sviluppo e di coesione sociale, le azioni di integrazione e di inclusione in favore dei nuovi residenti (immigrati, neo-rurali), le reti sociali al servizio delle aree remote e della sostenibilità rurale, il recupero funzionale del patrimonio edilizio dismesso, la fattibilità di nuove attività improntate al concetto di economia civile.
Principali lavori svolti
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