“Il vero discepolo cerca di rubare il segreto del maestro. Il
vero discepolo vuole impadronirsi di qualcosa di essenziale e
non dei trucchi facili, non imita l’estetica, cerca di rubare il
segreto del mestiere. Forse che il vero discepolo non cerca
di apprendere gli elementi tecnici? Certo che li deve apprendere,
ma sa che in questo ambito esistono migliaia di
possibilità: il vero allievo cerca di comprendere quello che il
maestro dice, ma guarda anche con attenzione come il
maestro lo fa”.
[Gabriele Vacis, Awareness, 2002, p.51]
La si può raccontare in molti modi. Uno è questo.
eco&eco è nata perché un maestro ha incontrato due persone che volevano guardare con attenzione come faceva. Il maestro era Sebastiano Brusco, i due discepoli o aspiranti tali erano Paolo Bertossi e Anna Natali. Poco più tardi si è aggiunto Alberto Cottica: anche lui voleva guardare.
Abbiamo guardato e imparato, per molti anni. Poi nel settembre 1998 Sebastiano ha lasciato il lavoro in Emilia per assumere l’incarico di presidente del Banco di Sardegna. Nel gennaio 2002 ha lasciato noi e tutti. La biblioteca della Facoltà di Economia di Modena, dove ha insegnato per trent’anni, porta oggi il suo nome. Nel sito web gli sono dedicate molte pagine.
Dell’intreccio stretto tra l’insegnamento di Bastiano e la storia e il percorso di idee di eco&eco negli anni della fondazione della Società, sia Alberto che Anna hanno scritto, ognuno per i temi dei quali più si è occupato.
Anna Natali, La valorizzazione delle risorse ambientali: i saperi e le regole, contributo presentato a “Lo sviluppo locale in Sebastiano Brusco”, Artimino, 2002 (scarica il documento )
Alberto Cottica, Ideologia dell’economia dell’ambiente e suo smascheramento. Un tratto del percorso intellettuale di Sebastiano Brusco e di alcuni altri, Economia delle fonti di energia e dell’ambiente,n. 3 2003 (scarica il documento)
Poi, sono arrivati Vincenzo Barone e Antonio Kaulard per comprendere e guardare chi – nel frattempo – da discepolo era diventato maestro; e mentre i discepoli della prima generazione hanno passato la mano, quelli della seconda (poteva essere altrimenti?) sono diventati maestri per nuovi discepoli (Francesco Silvestri e Caterina Alvisi), e così via.
Ogni “generazione” ha affinato l’insegnamento dei maestri, sviluppando idee e approcci propri, anche in aperto contrasto con il bagaglio concettuale della generazione precedente. Francesco, ad esempio, ha scritto questa cosa:
Francesco Silvestri, It aint’me, babe! Perché l’economia dell’ambiente non può essere il paradigma di riferimento per l’economista ambientale: una risposta ad Alberto Cottica, (scarica il documento)
Ma la capacità di dialogare con i luoghi del sapere codificato e al tempo stesso di divertirsi ad intervistare i testimoni del sapere tacito, la voglia di appropriarsi a fondo della teoria per applicarla alla pratica sul campo, il mix di rigore scientifico, fantasia, e agilità di pensiero che ha sempre contraddistinto il lavoro di Sebastiano Brusco, continuano ad essere la caratteristica di eco&eco. Di maestro in discepolo, dalle origini ad oggi. |